In fatto di benessere e cura del corpo vi consiglio sempre prodotti freschi e naturali. Tutto bello, tutto bellissimo, ma a volte arriva l’obiezione: “eh ma sono cari, e la crema viso che ho trovato al reparto vernici e altri derivati del petrolio del supermercato mi costa pochi euro e svolge la stessa funzione”.  Va bene, ok, il reparto vernici e altri derivati del petrolio non esiste, ma forse dovrebbe, e va bene, ok, mi rendo conto che ci sia la necessità di risparmiare, ma ho sperimentato sulla mia pelle (nel senso letterale, mica figurato!) quanto a volte provare a risparmiare sui cosmetici sia una mossa strategicamente (ed economicamente!) sbagliata.

erbe in tavola

Chi più spende meno spende.

Conosco da sempre questo detto e ne ho capito davvero il senso proprio in relazione ai cosmetici e ai prodotti per il corpo.

Vi racconto una storia:

per quasi tutta la mia vita da adulta mi sono presa cura della mia pelle in maniera non proprio consapevole: quello che mi limitavo a fare quando ho iniziato a capire che la mia pelle richiedeva più attenzioni, era andare in farmacia, scegliere un prodotto che non avesse un prezzo esorbitante, tornare a casa e iniziare a usarlo. “Tanto l’ho comprato in farmacia, mica al reparto vernici del supermercato”, mi dicevo. “Se lo vendono in farmacia posso fidarmi! E poi c’era l’offerta prendi 9 e paghi uno, ho fatto scorta per un anno”.

Eh sì perché non mi ero mai posta il problema di capire che spesso le cose costano di più perché semplicemente valgono di più… 

E così, completamente ignara, per anni ho massacrato la mia pelle con i più svariati tipi di petrolati e siliconi, per arrivare sette anni fa ad avere il viso completamente rovinato a causa di una forte dermatite seborroica.

Vi elenco da questo punto in poi le spese sostenute:

numero non precisato di nuovi “miracolosi” prodotti consigliati da amici, parenti e farmacisti.

Numero non precisato di visite mediche specialistiche.

Numero non precisato di farmaci consigliati e prescritti.

Ingente perdita di tempo e vita sociale.

Decine di flaconi quasi intatti buttati via e acquisto (finalmente) di prodotti un po’ più costosi ma che hanno, miracolosamente direi, risolto il mio problema una volta e per tutte!

Quanto avrei risparmiato, quindi, se mi fossi informata mooolto tempo prima sul rapporto qualità prezzo???

Quindi, alla luce della mia esperienza in prima persona, mi sento nella posizione di poter scrivere la prima, vera, unica e definitiva

Guida ufficiale per risparmiare sui cosmetici:

Regola numero 1 : spendere di più ma spendere meglio.

Regola numero 2: non c’è una regola numero 2!

Come si fa a risparmiare spendendo di più?

Innanzitutto la mia esperienza insegna che fare acquisti consapevoli ti assicura un risparmio nel lungo periodo.

Poi, quando acquisti un prodotto con i giusti principi attivi, e magari scelto con un consulente (sì lo so sto esagerando) per rispondere a tutte le tue esigenze, il risultato lo ottieni senza doverne abusare. Lo abbiamo sperimentato tutti, ne sono sicura: bella la crema viso del reparto vernici, ma dopo un paio di ore la pelle è più secca di prima e tocca incremarsi di nuovo. 

Comprare meglio per usare meno.

Ci sono altri trucchi che ho per risparmiare:

  • scegliere aziende che abbiano flaconi riutilizzabili e che prevedono il reso dei vuoti con delle “ricompense”, ad esempio “ne raccolgo 10, li restituisco e ne scelgo uno a mio piacere GRATIS”.
  • comprare il giusto, senza fare scorta, usare tutti i prodotti fino a esaurimento. Con le scorte si rischia di sforare il tempo di conservazione e dover buttare tutto! E se invece i tempi di scadenza sono così a lungo termine da riuscire a immaginare di smaltire la scorta prima che scada, magari chiediamoci quanti e quali prodotti chimici sono stati usati per garantire una conservazione così lunga!
  • cercare aziende che ti vengono incontro con sconti di benvenuto, buoni personalizzati (ad esempio per il compleanno), offerte periodiche (io stessa, ad esempio, mi sono avvicinata al network marketing proprio perché volevo risparmiare un po’ sui prodotti che acquistavo da quella che è poi diventata la “mia” azienda).
erbe in tavola

C’è poi un altro tema da affrontare:

tra i marchi un po’ più costosi, come si fa a riconoscere quelli che offrono davvero una qualità più alta rispetto a quelli che invece “si fanno pagare il brand”?

In questo caso è fondamentale imparare a leggere l’INCI dei prodotti, informarsi sui metodi di produzione degli stessi, cercare informazioni sull’azienda e valutare, perché no, quale impatto ambientale hanno i prodotti che stiamo acquistando (perché ricordiamocelo, se il costo è troppo basso vuol dire che qualcun altro sta pagando per noi).

Di tutte queste cose se ne può parlare nei prossimi appuntamenti qui sul blog, oppure potete seguire la mia pagina su Facebook e cercare, tra i tanti eventi online che organizzo con partner e colleghi, quello più adatto a rispondere a tutte le vostre curiosità.

Intanto spero che la mia costosa esperienza possa esservi utile per indirizzarvi verso acquisti più consapevoli.

A presto

Caterina