INCREDIBILE A DIRSI MA ANCHE IL BENESSERE DELLE OSSA È STRETTAMENTE LEGATO ALLE ABITUDINI ALIMENTARI CHE ABBIAMO.
A tal proposito vorrei soffermarmi su quanto queste abitudini possano influire sul sistema osteo-articolare.
Le ossa sono soggette ad indebolimento non solo a causa dell’avanzare dell’età, ma anche a causa di ciò che decidiamo di mangiare: se ci nutriamo prevalentemente con cibi ‘acidificanti’ come le farine raffinate, le proteine animali, l’alcool, gli zuccheri, i carboidrati o il caffè, il nostro organismo dovrà trovare al proprio interno una risorsa per contrastare questo ‘stato di acidosi‘ che si viene a creare, e tale risorsa è il calcio, che però viene sottratto alle ossa.
Quali sono i problemi legati all’acidosi?
Innumerevoli. Oltre a facilitare la comparsa dell’osteoporosi, favorisce l’obesità, guarda caso sempre più diffusa nella cultura occidentale del junk food, il colesterolo (mai come adesso si trovano in commercio farmaci e integratori specifici per diminuirne i valori), l’invecchiamento precoce della pelle, le vene varicose, il mal di testa, la stanchezza, l’insonnia, ma anche la predisposizione di un ambiente favorevole all’insorgenza di patologie più gravi.
Se preferiamo cibi alcalinizzanti e limitiamo l’assunzione di quelli acidificanti, aiutiamo il ph del nostro organismo a restare bilanciato.
Innanzitutto tutti i cibi alcalinizzanti sono di origine vegetale e li possiamo reperire facilmente sulle nostre tavole:
- verdure a foglia verde,
- spinaci,
- broccoli,
- prezzemolo,
- lime.
Tra quelli super alcalinizzanti ci sono alimenti meno comuni quali:
- l’ortica,
- il tarassaco,
- l’aglio orsino
- le alghe chlorella o spirulina, che sono anche molto ricche di calcio.
Come possiamo conoscere lo stato dell’equilibrio acido-basico del nostro organismo?
In commercio si trovano dei semplicissimi test per la misurazione dell’acidosi metabolica che possiamo eseguire a casa: si può osservare la variazione del colore di uno stick una volta immerso in un campione di urine, per stabilirne il PH sulla base di una scala cromatica.
Se scopriamo di essere in acidosi attraverso il test o se sappiamo di non mangiare cibi alcalinizzanti nella giusta quantità e decidiamo di farci aiutare dagli integratori, vi ricordo di evitare quelli di sintesi (quelli in cui è presente il nome delle sostanze chimiche isolate e non della frutta e della verdura che dovrebbero contenere).
Vuoi scoprire come alcalinizzare il tuo organismo?
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A presto,
Caterina